Sinopse
Uscito per la prima volta nel 1848, 'Le notti bianche' è un breve romanzo scritto da un giovane Dostoevskij. È la storia di un uomo romantico, solitario sognatore distaccato dalla realtà, che in una passeggiata notturna nel periodo del solstizio estivo, quando il sole tramonta ben oltre le 22, incontra sulle rive di un fiume una ragazza che si rivela estremamente colpita dalla sua timidezza e dalla sua goffaggine. I due si incontrano ancora la notte successiva, e quella dopo ancora, iniziando a conoscersi e a confidarsi. La durata temporale, appena quattro notti, rende la trama incalzante e lascia i lettori a bocca aperta per un finale inaspettato. Un'opera sorprendente di un maestro della letteratura russa che in queste pagine inizia a tessere la stoffa del proprio impareggiabile talento: la nascita di un sentimento, la dimensione dell'individuo che si nasconde nel proprio universo fatto di sogni per sfuggire alle leggi di una realtà spesso vuota e implacabile, la delusione e la speranza, l'abbandono e il ritrovarsi. Un meraviglioso spaccato di letteratura moderna e uno degli esempi più brillanti della narrativa russa a metà del Diciannovesimo Secolo.