Sinopse
Gli "Stukas" non si conoscevano dall'aspetto, si riconoscevano dal rombo assordante e dalla loro furia dirompente; il Junkers Ju 87, o Stuka, era famoso per l’urlo che emetteva lanciandosi in picchiata contro un obiettivo. In quasi tutte le versioni, infatti, era montata nel carrello una sirena (le trombe di Jherico) che si azionava con la picchiata ed emetteva, appunto, una specie di urlo che serviva a terrorizzare i nemici a terra. Si trattava di un bombardiere da picchiata monomotore con configurazione alare ad ala di gabbiano rovesciata di cui ne furono costruiti più di 5.700 esemplari in una decina di versioni, che combatterono su tutti i fronti. In un attacco in picchiata contro gli obiettivi terrestri il maggior difetto operativo consisteva nella violenta accelerazione laterale subita dal pilota, che non avendo a disposizione a quel tempo apposite tute a compressione differenziata sveniva al culmine dello sforzo coincidente allo sgancio della bomba. Dunque non potendo riprendere il controllo dell’aereo finiva per schiantarsi al suolo. I progettisti tedeschi risolsero il problema progettando un sistema automatico di richiamo della barra, che veniva attivato prima della picchiata, e che consentiva di riportare in quota l’aereo dopo l’attacco anche in caso di svenimento del pilota, il quale aveva dunque tutto il tempo di riprendere i sensi e il controllo dell’apparecchio.
Il Junkers Ju 88 era un bombardiere multiruolo bimotore ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Junkers GmbH dalla metà degli anni trenta. Fu una delle colonne della Luftwaffe. Venne, infatti, impiegato come bombardiere, caccia notturno, zerstörer, ricognitore, bombardiere in picchiata, aereo da attacco al suolo e aerosilurante. È stato il velivolo più versatile dell'aeronautica tedesca e, secondo alcuni, di tutte le forze aeree coinvolte nella seconda guerra mondiale. Le linee di produzione rimasero in funzione ininterrottamente dal 1936 al 1945 e un totale di oltre 14.676 velivoli vennero costruiti in dozzine di versioni.